venerdì 1 gennaio 2016

Lady Snowblood: Blizzard from the Netherworld / 修羅雪姫 1973

Ebbene, come annunciato volevo iniziare a scrivere post molto più lunghi di uno stato di Facebook, anche con numerose immagini e screen del film o altre immagini prese in rete. Ma non è questo l'importante, l'importante è che questo mio bellissimo ed interessantissimo post farà parte di una serie di vari post che avranno come filo conduttore il genere Rape & Revenge e i Pinky Violence giapponesi che a feticismi e perversioni varie non sono secondi a nessuno. Pure per sadismo e masochismo.

Che è il Rape & Revenge? Semplicemente è un sottogenere della Sexploitation, con caratteristiche ben specifiche e importanti per la sua definizione: 

  • Protagonista Femminile.
  • La Protagonista Femminile a suo malgrado si ritrova in situazioni in cui degli uomini, spesso bruttissimi, appanzati come noi sotto le feste, con barbe unte, occhiali da sfigato, hipster grassi per un motivo o per un altro stuprano e malmenano violentemente le povere ragazze, sempre più minute indifese. 
  • Le povere ragazze sopravvivono e meditano vendetta: uccideranno uno ad uno i vari violentatori nei modi più crudi possibili con litri di sangue finto, mutilazioni ed evirazioni. 
Il genere nasce negli anni 70 negli Stati Uniti quasi sempre con protagonisti femminili per poi espandersi all'infinito nei film di arti marziali orientali (soprattutto Giappone e Hong Kong) anche con protagonisti maschili (già, l'onore del Dojo, o della Famiglia quanto è forte in Oriente) in cui però gli ani dei protagonisti sono quasi sempre salvi e in Italia con ambientazioni Western.


Yuki Kashima (Meiko Kaji)
"Hey ma è quella fregn Lucy Liu!" Effettivamente Kill Bill Vol 1 deve tantissimo a Lady Snowblood, le citazioni di Tarantino alla pellicola dagli occhi a mandorla e al sangue geyser sono tantissime, tra cui la più evidente, oltre alla neve, al colore bianco del kimono, alla trama divisa in capitoli, alle evidentissime analogie tra Yuki/O-Ren cioè il fatto di essere nate dalla vendetta, di aver avuto padre e madre torturati e uccisi, oltre al fatto che la storia dell'infanzia di Yuki/O-Ren viene narrata tramite disegni e anime, è che la canzone cantata da Meiko Kaji "Shura No Hana" è la colonna sonora sia di Lady Snowblood che canzone finale di Kill Bill. Ma ricordate che dicevo riguardo il feticismo?
Nemmeno qui c'è molto da dire, ecco come si presenta Yuki per la prima volta. Un bellissimo primo piano al piede della bellissima Meiko Kaji "Figlia degli Inferi"


Figlia degli inferi in quanto partorita in carcere, figlia di uno stupro e nata con il compito di vendicarsi dell'omicidio del padre e stupro della madre. Micacazzi. 

Comunque sia, in Lady Snowblood la vendetta è il motivo per cui ogni personaggio esiste ed è collegato con Yuki. O perché è figlio/figlia di uno degli assassini/stupratori o perché quest'ultimi in qualche modo hanno infangato il nome o rovinato la vita a qualcuno. Non si scappa.

Fra l'altro noticina meravigliosa, i colori. I bianco, il volto bianco di Yuki, colore del lutto giapponese, è sempre in forte contrasto con il rosso acceso e fortissimo del sangue.





Lady Snowblood, 1973, Giappone, regia di Toshiya Fujita.



Return of Living Blog. Fatto male.

Bene, devo dire che ho sempre avuto l'idea e la voglia di aprire un blog, più che altro perché è un bellissimo atto autoerotico almeno per me. Si ha la possibilità di (stra)parlare delle proprie malsane passioni in totale libertà proprio per il piacere di farlo, senza nessuna motivazione se non quella di autocompiacersi. Almeno per me sarà così. In realtà il blog nasce dalla voglia di parlare di Film d'Exploitation e dalla voglia di parlare del sottobosco e della nicchia che è l'horror splatter/erotico degli anni 60 e 70, di prodotti di nicchia, magari girati con budget incredibilmente basso con pupazzoni di gomma, sangue/pomodoro e tanta voglia di shockare lo spettatore per la crudezza delle immagini più che per la profondità del contenuto.
L'idea è nata 3 anni fa, su facebook quando mi venne voglia di creare la pagina Splatter & Dintorni modificata in Splatter & Contorni in ricordo dei cannibal movie come suggerito da un caro nonché maledettissimo amico. Pagina sfruttata da me pochissimo, soprattutto per mancanza di volontà. Ma adesso avendo voglia di riprenderla e considerando che lo spazio per scrivere è relativamente poco su Facebook se non come commento ad una foto, il blog è davvero ottimo per correlare ad una qualunque immagine un mio post più lungo e articolato riguardo un film, un genere, un manga, un fumetto, quellochecazzomipare. Con il tempo sistemerò l'intestazione del blog, lo sfondo (anche se O-Ren mi piace tantissimo) e tutto il resto. Per ora va bene così.

Ebbene, finita l'inutile e fatta male introduzione conto di aggiornare quasi quotidianamente il blog con relativo link su facebook sulla pagina: Splatter & Contorni